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Cos'è il Pilates?

Una ginnastica postulare? Uno “stretching faticoso”? Una serie di esercizi che vanno di moda? Una ginnastica per “vecchie signore”?

Ovviamente nulla di tutto ciò!

 

Per prima cosa non bisogna tanto chiedersi “cos'è il Pilates”, ma “chi è Pilates”.

Joseph Pilates era un uomo tedesco poi naturalizzato statunitense, che all'inizio del ‘900 ideò il metodo che oggi porta il suo nome.

La storia di Joseph Pilates e perché è importante conoscerla.

L’interesse di Joseph Pilates verso il corpo umano e la medicina nasce dai vari disturbi fisici di cui fin da piccolo soffriva. Figlio di un atleta pluripremiato e di una naturopata, Pilates era affetto da rachitismo, asma e reumatismi che debilitavano fortemente il suo giovane corpo.

Joseph Pilates si dedicò così tanto allo studio dell'anatomia umana, dei movimenti degli animali, di alcune tecniche di rilassamento e concentrazione orientali e di numerosi sport che, intorno ai 14 anni, riuscì a trasformare il suo corpo in un fisico sano ed armonico tanto da posare come modello per le raffigurazioni di tavole anatomiche.

Joseph Pilates cominciò così a codificare la sua tecnica. La prima parte era incentrata esclusivamente sul Mat Work, ovvero una serie di esercizi eseguiti a corpo libero su di un materassino, “Mat” appunto. Questo programma venne raccolto in un libro chiamato Contrology, nome originario che lui stesso coniò per la sua tecnica. Il lavoro comunque non si ridusse alla codificazione degli esercizi, ma si estese al perfezionamento di particolari attrezzi e macchinari.

Stando in Inghilterra durante l’inizio della Prima Guerra Mondiale, Joseph Pilates fu internato in un campo di concentramento dove applicò delle molle ai letti dei pazienti con lo scopo di aiutarli a ritrovare e mantenere il tono muscolare, mentre erano ancora allettati.

Come risultato di questa idea nacquero l'Universal Reformer e la Cadillac: attrezzi che a tutt'oggi sono parte centrale del metodo Pilates.

Come ormai avrete capito, il Pilates non è una ginnastica dolce. Al contrario, è l’ideale per atleti che vogliono migliorare le prestazioni in termini di forza, equilibrio e coordinazione, e recuperare rapidamente le lesioni dovute ad allenamenti troppo intensivi.

Il metodo, infatti, si fonda sulla “contrologia” concetto inventato da Pilates che si basa sulla convinzione che la determinazione sia in grado di far controllare alla mente, in modo totale, i muscoli del corpo. Insomma, se il Pilates si pratica senza voglia, senza convinzione, semplicemente come un susseguirsi di movimenti, servirà a molto poco.

Se invece l’esercizio diventerà una sfida costante, con l'obiettivo di aumentare controllo e consapevolezza del movimento, gli esercizi daranno enormi risultati in termini di forza, mobilità, postura e propriocezione.

Ma cosa aspettarsi se ci si iscrive ad un corso di Pilates oggi?

Lo scopriremo nel prossimo post!

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